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Brexit: cosa cambia per chi viaggia tra UK ed Europa

Il 31 dicembre 2020 segna la fine del periodo di transizione della Brexit. Dopo questa data, entreranno in vigore una serie di modifiche che potrebbero impattare sui viaggi d'affari nel 2021 e oltre. Cinque sono in particolare le aree chiave da tenere in considerazione: controllo delle frontiere, passaporti, visti, patenti di guida e assicurazioni, roaming da mobile.

Controllo delle frontiere e passaporti

I titolari di un passaporto del Regno Unito potrebbero non essere più in grado di utilizzare le corsie per i controlli di sicurezza dedicate ai cittadini UE, SEE e svizzeri, inoltre potrebbe essere loro richiesto lo scopo del viaggio, di dimostrare di avere fondi adeguati per il soggiorno e di esibire i biglietti di andata e ritorno. Al momento della partenza, un passaporto UK dovrà avere meno di 10 anni e una scadenza superiore ai 6 mesi. In caso non venga rinnovato, i viaggiatori potrebbero non essere in grado di entrare nella maggior parte dei paesi UE, nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. I cittadini UK possono verificare qui la validità del loro passaporto per il paese in cui intendono recarsi.
I cittadini UE, SEE o svizzero continueranno a poter viaggiare nel Regno Unito per brevi trasferte e attraversare la frontiera UK utilizzando un passaporto valido o una carta d’identità nazionale (valida per l’espatrio), almeno fino a ottobre 2021.

Visti

I cittadini del Regno Unito non avranno bisogno del visto per soggiorni di breve durata: fino a 90 giorni su un periodo di 180 giorni nell'area Schengen (tranne che per Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania dove si applicheranno regole diverse). Potrà essere invece necessario un visto o un permesso per soggiorni più lunghi o per viaggi d’affari. Nel lungo termine, i cittadini del Regno Unito saranno probabilmente inclusi nello European Travel Information and Authorisation System (ETIAS), simile all'ESTA statunitense e che dovrebbe essere lanciato nel 2022. Esso prevede il completamento di una richiesta online e il rilascio di un’autorizzazione elettronica – che sarà valida per tre anni e costerà 7 euro - prima dell'arrivo in zona Schengen. I cittadini UE, SEE e della Svizzera continueranno a essere in grado di viaggiare nel Regno Unito per brevi trasferte senza visto, ma questo potrebbe essere invece richiesto per soggiorni più lunghi.

Patenti di guida e assicurazione auto

Dopo il periodo di transizione, i conducenti UK potranno richiedere un permesso di guida internazionale (IDP) a seconda della destinazione e della durata del soggiorno, che dovranno esibire insieme alla patente britannica valida. I veicoli immatricolati nel Regno Unito dovranno portare all'interno della UE la "carta verde" dell'assicurazione, il libretto, il certificato di assicurazione e mostrare un adesivo GB. In caso di auto a noleggio, si consiglia ai viaggiatori di verificare con la compagnia di autonoleggio.
I cittadini UE potranno guidare nel Regno Unito utilizzando la normale patente di guida del proprio paese. Per i veicoli assicurati in un paese UE o SEE è richiesto di avere a bordo la carta verde dell'assicurazione.

Roaming da mobile

Dal 1 ° gennaio 2021, il roaming gratuito per i telefoni cellulari terminerà per gli operatori mobili UK in tutta l'UE, Islanda, Liechtenstein e Norvegia. I viaggiatori dovranno verificare eventuali costi di roaming applicabili dal proprio operatore. Il governo del Regno Unito ha annunciato una nuova legge che protegge i clienti da addebiti per dati mobili superiori a £ 45 a loro insaputa. Una volta raggiunto questo importo, ai viaggiatori potrebbe essere richiesto di autorizzare la continuazione del servizio all'estero.
In caso si disponga invece di una scheda SIM emessa da un provider telefonico di un paese UE o SEE, il costo per chiamate, SMS e dati mobili sarà il medesimo in UK e UE.


 

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Suggerimenti per supportare i viaggiatori

• Controllo delle frontiere: prendere in considerazione l'utilizzo di uno strumento automatizzato di messaggistica per informare i viaggiatori delle imminenti modifiche.

• Passaporti e visti: provvedere a una comunicazione diffusa in azienda chiedendo ai viaggiatori di verificare la validità dei loro passaporti. Società specializzate come CIBT possono fornire consulenza e assistere con eventuali richieste di visto specifici.

• Patenti di guida e assicurazione auto: rivedere l’attuale travel policy riguardo alla guida all'estero e qualsiasi documentazione aggiuntiva che possa essere richiesta ai viaggiatori.

• Roaming da mobile: esaminare i contratti di telecomunicazione esistenti e consigliare ai viaggiatori di controllare eventuali contratti personali per evitare costi imprevisti durante i viaggi di lavoro.